A cosa ci riferiamo parlando di brand identity? E perché rappresenta un aspetto fondamentale nella comunicazione verso i clienti? Ecco le indicazioni di Lemonet Food Agency per creare un’identità solida e coerente per la tua azienda.
Brand identity: un termine imprescindibile nel marketing odierno, sia in ambito digital che in quello più tradizionale.
Ma in che cosa consiste davvero una brand identity aziendale? Come la possiamo sfruttare in modo efficace per ottenere dei vantaggi nella comunicazione verso i nostri clienti?
Aggiornamento, coerenza e tone of voice: le basi di una brand identity aziendale
Partiamo in primo luogo da una definizione più chiara. La brand identity consiste nell’immagine che un’azienda, o più in generale un qualsiasi genere di organizzazione, desidera trasmettere ai propri consumatori. Va sottolineato dunque che non si tratta dell’immagine del brand percepita dal pubblico – che invece è la cosiddetta brand image -, bensì di quella che il brand stesso vuole comunicare verso l’esterno.
Ci riferiamo quindi, come del resto indica il termine stesso, al concetto di identità vera e propria, quella che deve indirizzare un’azienda nel corso di tutto il suo percorso all’interno del proprio mercato di riferimento. Un’identità che deve rappresentare la caratteristica chiara e precisa di un’organizzazione, e che deve ritrovarsi in tutto ciò che concerne la comunicazione sia interna che esterna, tanto digitale quanto analogica. La brand identity deve infatti essere coerente all’interno della comunicazione online e di quella offline.

Prendiamo un esempio nell’ambito del marketing della ristorazione. Diciamo che il nostro locale prevede la presenza di un menù stagionale che, in quanto tale, viene modificato ogni tre mesi. Ogni volta che il menù cambia, dobbiamo per prima cosa aggiornare tutti i nostri canali digitali, sfruttando questi ultimi per creare hype verso i nostri clienti e facendo in modo che le nostre piattaforme online lavorino di pari passo con quanto viene realizzato offline.
Ma non solo. L’aggiornamento e la sinergia tra i vari canali è solo un primo passo, e non il più importante. Già, perché il vero concetto di brand identity riguarda l’immagine che vogliamo trasmettere ai clienti. Si tratta dunque dei colori, dei suoni, dei profumi, dei gusti. E naturalmente del cosiddetto Tone Of Voice, vale a dire il modo in cui scegliamo di comunicare nei confronti del nostro pubblico.
Il Tone of voice è un elemento fondante della brand identity: possiamo dire che è ciò che ci permette di creare coesione e coerenza all’interno di tutti i nostri canali di comunicazione. Possiamo sceglierlo solo dopo avere effettuato un’analisi molto approfondita sul mercato di riferimento e su dove e come vogliamo posizionarci all’interno di esso. Motivo per cui, se non abbiamo il tempo e il modo di portare avanti delle analisi di mercato, è più che mai opportuno rivolgersi ai professionisti di un’agenzia di food marketing.
È infatti fondamentale avere un’idea molto precisa del target a cui vogliamo rivolgerci. Il nostro è un locale che punta molto su una clientela giovane? Dovremo comunicare in modo molto friendly e sfruttando i canali appropriati. Oppure, viceversa, cerchiamo di colpire un pubblico più adulto perché abbiamo un ristorante frequentato da manager e uomini d’affari? Allora utilizzare un lessico in stile “Generazione Z” per le nostre campagne potrebbe non essere la migliore delle idee. Come abbiamo già sottolineato, la coerenza deve essere l’obiettivo da perseguire per poter creare un’identità solida, conosciuta e rispettata dal nostro pubblico di riferimento.
L’importanza di un documento di brand identity per la comunicazione ai clienti
Altri importanti elementi contenuti all’interno di un documento di brand identity sono il logo aziendale, le caratteristiche grafiche come ad esempio il font o la palette di colori che scegliamo di utilizzare sul sito o sui social media, nonché naturalmente la vision e la mission. La vision definisce ciò che il nostro brand vuole essere o vuole realizzare, mentre la mission si riferisce a come realizzare questa ambizione e alle azioni e strumenti necessari a questo scopo.
Abbiamo parlato di “documento di brand identity“: in effetti non è sufficiente avere un concetto di identità in astratto. Nel marketing odierno le aziende necessitano di un vero e proprio documento scritto. Può sembrare una scelta opzionale, ma in realtà non esiste alternativa nell’ottica di una corretta strategia organizzativa.

La brand identity non può essere infatti qualcosa di vago. Occorre che sia precisa e chiara a tutti i membri di un’organizzazione. Immaginiamo di dover assumere del personale, non importa per quale ruolo: da quello di sala ai collaboratori per il digital marketing, dai social media manager agli addetti al back office. Tutti coloro che operano all’interno di un gruppo di lavoro devono conoscere le linee guida, lo stile, gli obiettivi da raggiungere, il modo di porsi nei confronti dei clienti o verso qualunque altro tipo di soggetto esterno.
È perciò necessario un documento scritto che guidi i nostri dipendenti nella giusta direzione, che mostri a tutti quella che è l’indiscussa identità aziendale. Si tratta di un documento in uso all’interno dell’azienda, ma che in realtà ha delle enormi conseguenze anche verso l’esterno, specialmente per tutti i ruoli più legati all’ambito della comunicazione. Lo ripetiamo ancora una volta, perché è un aspetto chiave del marketing in generale, e del settore food&beverage in particolare: non possiamo permetterci di comunicare ai clienti qualcosa che non sia coerente con la nostra identità.
Come realizziamo un documento di brand identity?
Preparare un documento di brand identity non è un’operazione così semplice e banale. Anzi, il percorso per farlo può essere piuttosto lungo, proprio per via dell’importanza che una corretta brand identity riveste all’interno della gestione strategica di un’azienda, soprattutto per il reparto marketing.
Infatti, senza un’identità ben chiara e definita, la comunicazione verso il nostro pubblico viene svolta alla cieca, procedendo per tentativi e rischiando di sprecare denaro inutilmente.
Prendiamo il lavoro di un social media manager e un’azione di routine come la creazione di un post su Facebook o di un reel su Instagram. Senza avere le linee guida precise definite dal documento di brand identity, come può procedere un social media? Cosa dovrà raccontare all’interno del copy, e cosa potrà trasmettere attraverso immagini e video?
Potrebbe creare comunque un contenuto coinvolgente, certo; ma il rischio concreto è quello di brancolare nel buio e di non riuscire a realizzare un prodotto coerente con gli obiettivi aziendali, contribuendo anzi a creare nel pubblico un’immagine del brand che non corrisponde alla sua reale identità.
E questo è un aspetto molto pericoloso: ricordiamoci sempre che è molto difficile far cambiare ai consumatori l’idea che si sono costruiti su una determinata azienda.

Come possiamo fare, dunque, per costruire un buon documento di brand identity? Come abbiamo detto, il primo passo è svolgere prima delle analisi di mercato e ragionare molto attentamente sul piano strategico, così da avere ben chiaro in mente alcuni elementi basilari, ad esempio come posizionarci sul mercato oppure a quale target di pubblico vogliamo effettivamente rivolgerci.
Naturalmente è importante considerare da un lato il tempo a nostra disposizione, dall’altro la nostra esperienza in materia di comunicazione. Se il nostro ruolo è quello di gestire un ristorante, probabilmente l’idea giusta è quella di affidare a un’agenzia di food marketing il compito di preparare il documento che contiene la nostra brand identity. E a sua volta un’agenzia che lavora seriamente dovrà porci un bel po’ di domande prima di mettersi all’opera, in modo da ottenere tutte le informazioni necessarie per elaborare e poi mettere per iscritto tutto ciò che riguarda l’identità della nostra azienda, magari dopo averci dato anche suggerimenti preziosi per il posizionamento sul mercato.
L’investimento per la creazione di una brand identity è pressoché necessario: è un documento chiave, per cui non possiamo né evitarlo, né prendere alcuna scorciatoia nel prepararlo. In caso contrario navigheremo senza una stella polare da seguire e con il timone bloccato, dispersi nell’oceano del marketing digitale e di quello tradizionale, destinati a venire fatalmente superati dai nostri concorrenti e, alla lunga, ignorati dal nostro target di riferimento.
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